Tecnica di guida della Vespa in fuoristrada


POSIZIONE DEL CORPO
La Vespa non può essere guidata come una motocicletta, ed il motivo è il seguente:
- nella motocicletta il baricentro complessivo moto + pilota (sulla congiungente i due singoli baricentri) è disposto in una posizione tale che la retta passante per lo stesso ed il punto di contatto della ruota posteriore è inclinata di un angolo che, per le moto da fuoristrada, è di circa 45°.
- nella Vespa la ruota posteriore è estremamente avanzata, rispetto al punto ideale in cui dovrebbe essere collocata, per cui l'angolo suddetto assume un valore un po' fuori norma, circa 55° (posizione 1). Per cercare di riportare questo valore in un range più accettabile, l'unica soluzione è accovacciarsi in avanti (posizione 2). Questo corrisponde a ciò che in gergo viene definito "caricare l'avantreno".

Questa posizione va tenuta praticamente sempre, a meno che non si stia compiendo una autentica passeggiata. Per avere una sia pur minima velleità di aggressività, è fondamentale rispettare questa regola. Le sensazioni ricevute dal veicolo cambiano radicalmente, in quanto si può aprire il gas parecchio prima, uscendo da una curva, e frenare all'ultimo momento, in ingresso alla successiva.
Entrando nel particolare, in questo modo si evita lo "scarto" della ruota anteriore all'apertura del gas in curva, fenomeno che avrà certamente fatto assaggiare il terreno a più d'uno. Anche in frenata si può godere di una maggiore precisione e controllo. Si fa notare che i valori forniti per gli angoli sono da considerare indicativi, anche perché molto difficili da misurare. Inoltre, questi discorsi si riferiscono specialmente ai large frames. Gli small frames sono più simili alle moto, come geometria.


IMPOSTAZIONE DELLE CURVE
L'impostazione delle curve non è dissimile da quanto avviene con la moto, a parte la posizione del corpo, ma, trattandosi di un mezzo nato per tutt'altro uso, non sarà male prendere alcune precauzioni. In particolare, per evitare il famoso "scarto" della ruota anteriore, è buona norma tenere la ruota posteriore sempre leggermente frenata, in ingresso di curva, anche quando non sarebbe strettamente necessario. In questo modo si evita che le condizioni di aderenza della ruota anteriore non siano troppo peggiori di quelle della ruota posteriore, condizione fondamentale per una buona stabilità del veicolo. A questo scopo, è essenziale avere un freno posteriore molto modulabile, senza bloccaggi improvvisi.


SALITE E DISCESE
Le salite e le discese si affrontano con la solita posizione accovacciata in avanti, ma c'è una differenza: mentre in salita il problema è contenere le impennate e, quanto a trazione, si può avere addirittura un vantaggio rispetto alle moto, in discesa occorre molta padronanza del mezzo, perché il minimo errore si può tradurre in una caduta. E' perciò importante spostare i piedi sulla parte anteriore dello scudo, tenendo il destro sul ponte centrale e modulare il freno posteriore di concerto con l'anteriore. Evitare assolutamente di frenare soltanto con il posteriore. Lo sterzo deve essere impugnato con delicatezza.
Nel caso di fondo veramente pesante e pneumatici inadatti, le discese si devono percorrere per forza di cose puntandosi coi piedi, per evitare di precipitare giù.
In salita ci si può anche mettere in piedi sulla pedana.


GHIAIONI
I ghiaioni vanno affrontati più velocemente che si può, in modo che le ruote medino le asperità, dando la sensazione di percorrere un fondo quasi uniforme. Anche in questo caso conviene stare bassi ed impugnare con molta delicatezza lo sterzo. Per curvare non si può infatti agire sullo sterzo con violenza, bensì conviene spostare il proprio peso. Importante anche non appoggiarsi completamente sulla sella, ma trasferire una parte del peso sui piedi: in caso di scivolamento di una ruota, infatti, sarà più facile controllare il mezzo.


FONDI VISCIDI
A causa della disposizione delle sue masse un po' sballata, la vespa è un veicolo che garantisce una notevole trazione sui fondi viscidi (ghiaccio, asfalto sporco di olio o gasolio, pietroni sporchi di fango). Provare per credere: dove una moto slitta e fatica a partire, la Vespa va, anche con le ruote stradali. Questo anche grazie alla ridotta altezza da terra che permette di "zampettare" con facilità.
Ovviamente, in accelerazione occorre caricare al massimo lo ruota posteriore, mantenendo una posizione più arretrata sulla sella, e stando anche un po' più dritti. In frenata conviene invece spostarsi parecchio avanti.


SABBIONI
Nel sabbione la Vespa si trova a proprio agio, a meno che la sabbia non sia così leggera da far affondare troppo la ruota anteriore. Uno dei vantaggi è che non c'è la catena, quindi non occorre fare manutenzioni straordinarie, dopo aver girato nella sabbia. Per quanto riguarda la posizione, meglio stare un pochino arretrati, in modo da alleggerire l'avantreno e permettergli di "volare" sopra la sabbia.


GUADI
Va da sé che la Vespa non è indicata per i guadi profondi. Per quelli fino a 20-25 cm, nessun problema particolare, se il fondo non è del troppo accidentato. Altrimenti occorre scendere e spingere.


FRENATA
In frenata occorre ricordarsi di:
1) Stare bassi ed avanzati
2) Inclinare la Vespa più di quanto siamo inclinati noi (sovrainclinare)
3) Frenare prevalentemente con l'anteriore
4) Scaricare il peso prevalentemente sui piedi
In questo modo si avrà la possibilità di entrare in curva veramente forte, oltre a poter controsterzare leggermente.


PRESSIONE DEI PNEUMATICI
La pressione dei pneumatici va regolata ad un valore che varia da gomma a gomma. Con le gomme stradali dure (Pirelli, Michelin, Dunlop) occorre usare pressioni basse, intorno a 0.6-0.7 bar, sia all'anteriore che al posteriore.
E' ovvio che più si sgonfia e più si rischia di forare, ma si va anche parecchio più spediti, grazie all'effetto di sovrasterzo innescato dal posteriore ed alla migliore trazione, oltre che al migliore assorbimento delle buche.
Diverso il discorso con le "V-quest" e le "Duro" artigliate, dalla carcassa esile, che vanno gonfiate parecchio, almeno a 1.3 bar. Garantiscono comunque un elevato sovrasterzo, difatti conviene usarle prevalentemente in fuoristrada.


SCELTA DEI PNEUMATICI IN BASE AL FONDO STRADALE
Non sempre conviene utilizzare gli artigliati: per girare su fondi piatti, con grande trazione, conviene utilizzare i pneumatici stradali maggiormente scolpiti, eventualmente intagliati uleteriormente a mano. In questo modo le curve a bassa velocità sono parecchio più agili.
Per tutti gli altri casi, ovviamente, conviene andare sui pneumatici pesantemente intagliati, tipo V-quest, oppure sui Ceat Winter, che sono una via di mezzo.
  Tecnica di guida
  disposizione masse: motociclo
  disposizione masse: vespa (posizione 1)
  disposizione masse: vespa (posizione 2)